Non tutti sono fan del Root: si tratta di quella modifica che rende Android più libero a modifiche e manipolazioni da parte dell’utente. Per altri è una rimozione d’una delle poche parti sicure del sistema operativo. Ma in generale, non è sempre un operazione facile da fare. Serve un PC, tanta pazienza ed un pizzico di fortuna. Non è forse possibile alleggerire un po’ l’intera operazione?
In questo caso, sì: è attualmente possibile togliere il PC da quest’equazione, ovvero possiamo semplicemente installare un piccolo programma all’interno di Android che s’occupa di effettuare il Root per noi. Ma quali sono i servizi migliori per questo caso?
Ricordatevi naturalmente di effettuare queste operazioni prima del root:
- Abilitate il Debug USB
- Abilitate l’installazione da Origini (o fonti) sconosciute
- Effettuate un Backup e controllate le informazioni di base del cellulare (seriale, IMEI, ect)
- Tenete presente che molti sistemi di Root tramite App o siti possono effettuare quest’operazione solo su Android piuttosto arretrati
KingRoot (https://kingroot.en.uptodown.com/android) –
Si tratta d’un Root che viene fatto esclusivamente tramite App, capace di modificare qualsiasi installazione di Android dalla versione 2 fino alla 5 (conosciuto meglio come Lollipop). E’ certamente un buon programma, anche se non raggiunge molte versioni di Android, ma almeno è capace di ripulire anche il sistema prima di effettuare il Root stesso.
KingoRoot (https://www.kingoapp.com/) –
Da non confondere con KingRoot, Kingo riesce ad effettuare il Root anche in tempi piuttosto brevi. Può essere fatto sia da PC che tramite un App che può essere installata sotto Android. Il programma che possiamo installare nello Smartphone è completo e piuttosto indolore. Presenta una grossa quantità di pubblicità e non ha molte funzioni al di fuori del Root, ma per buona parte degli aspetti funziona come deve.
One Click Root (https://www.oneclickroot.com/) –
Questo si tratta d’un sito con un app guidata che viene installata direttamente nel nostro Smartphone una volta che iniziamo l’operazione di Root. Come programma, ha più o meno la stessa efficacia di Kingo e KingRoot. Il sito però è molto utile per qualche altra faccenda, è possibile trovare una sezione dedicata alle Apps che sfruttano il Root a dovere: blocco di siti infetti, controllo totale del sistema, e così via.
Come mai queste Apps sono così limitate? Bisogna pensare che le operazioni per il Root sono evolute non poco durante gli anni. Il Root “comodo” è diventato sempre più una faccenda tecnica, che richiede purtroppo sempre l’intervento del PC munito di strumenti adeguati per scrivere un Firmware. Tuttavia, per certi casi si può anche cercare di limitare l’utilizzo del computer con certi aspetti, usando magari un secondo Smartphone come strumento per lanciare comandi ADB.