Torna un grave bug su Windows 10 di venti anni fa

Ping of Death Windows 10

Microsoft sa bene che il suo Windows 10 presenta diversi bug, ma mai ci sarebbe aspettato il ritorno di Ping of Death. La falla sarebbe stata già risolta nel lontano 2013 e scoperta nuovamente ai giorni d’oggi dall’azienda di sicurezza informatica cyber security Sophos.

La falla di sistema o meglio nota come Ping of Death, metterebbe a rischio l’intero sistema operativo. Il problema si verificherebbe anche qualora un hacker inviasse un pacchetto dati in modo semplice e il PC della vittima verrebbe manipolata senza scrupolo.

Come difendersi dal bug Ping of Death?

Difendersi dal bug Ping of Death è semplice, basterebbe installare l’aggiornamento in riferimento alla seconda patch di Microsoft stessa. Probabilmente il colosso di Redmond ha apportato delle modifiche ai driver TCP/IP riaprendo la falla di sistema vecchia vent’anni.

Dopo l’update a rischio SSD le preoccupazioni sono molte, ma questo aggiornamento andrebbe eseguito per evitare conseguenze ancor più critiche. Certamente con la nuova patch, la società di Satya Nadella saprà come risolvere, così come è riuscita a farlo sia nel 1998 su Linux, sia nel 2013 su Windows.

La vulnerabilità di sistema con il bug Ping of Death è davvero altissima, motivo per cui è altamente suggerito ricorrere all’installazione dell’ultimo update ottobre 2020 al più presto possibile.