Tasse per utilizzare Whatsapp e Facebook: dove vogliono applicarle

Libano tasse su Whatsapp e Facebook Messenger
Lebanese protesters wave placards during a protest against dire economic conditions in Jounieh area, north of the Lebanese capital of Beirut, on October 19, 2019. - Public anger has simmered since parliament passed an austerity budget in July to help trim a ballooning deficit and flared on Thursday over new plans to tax calls on messaging applications such as Whatsapp, forcing the government to axe the unpopular proposal. (Photo by JOSEPH EID / AFP) (Photo by JOSEPH EID/AFP via Getty Images)

Whatsapp e Facebook Messenger resteranno le applicazioni di messaggistica più utilizzate al mondo. Proprio per questo motivo il governo libanese vorrebbe tassare il loro utilizzo o meglio, solamente quando e se verrà effettuata una chiamata al giorno.

Adesso cercheremo di spiegarvi nei dettagli la proposta di legge, che fortunatamente (al momento) comprende esclusivamente lo Stato del Vicino Oriente. Vi ricordiamo che il brand Whatsapp influisce nelle nostre vite, e rientra tra quelli maggiormente coinvolgenti.

Libano, quanto costerà parlare su Whatsapp e Facebook Messenger?

Come ben sapete il Libano è uno Stato decisamente povero, infatti dal momento in cui risulterebbe più conveniente pagare per la connessione dati, il popolo sfrutterebbe questo metodo low cost per poter parlare e/o video-chiamare gratuitamente con Whatsapp e Facebook Messenger.

Una situazione che al governo libanese pur di far cassa non sta bene. Infatti la sua proposta è quella di applicare la tassa di 20 centesimi, per ogni prima chiamata effettuata in una giornata. Chiaramente presso la capitale Beirut la gente è quasi in rivolta.

Una legge senza logica secondo il popolo libanese, che chiaramente nonostante sia una cifra ridicola, allo stesso tempo non sarebbe giusto l’unico Stato a pagare una tassa sull’utilizzo dei social network. Voi pensate che sia giusto?