L’Apple Watch sta diffondendo il suo successo grazie alla presenza dell’ECG. Ovvero il programma conosciuto come elettrocardiogramma in grado di misurare i battiti cardiaci e monitorare eventuali irregolarità. Anche questa volta, l’orologio smart ha salvato una vita.
Non è la prima volta che lo smartwatch Apple salva una vita. Ultimamente un uomo di 48 anni, Paul Hutton, si è potuto dichiarare vivo grazie al suo accessorio marchiato dalla mela morsicata.
Paul Hutton salvato dall’Apple Watch: la storia
In un primo momento, l’Apple Watch ha rilevato una frequenza cardiaca in fase di “riposo” decisamente anomala: 40 bpm rispetto ai 60 e 100 battiti cardiaci che rientrerebbero nella normalità.
A quel punto Hutton ha stabilito un appuntamento con il medico di famiglia per capirne di più. Dopo aver abolito la caffeina dalla vita quotidiana, l’anomalia cardiaca si ripresentò e puntualmente l’Apple Watch glielo segnalava.
Il secondo colloquio con il cardiologo è andato diversamente, il professionista ha rilevato una bigemina ventricolare che ha dovuto prontamente fermare con una operazione di tre ore, ovvero l’ablazione cardiaca.
Fortunatamente l’intervento è andato tutto secondo i piani, motivo per cui possiamo affermare che il 48enne Paul Hutton è stato salvato dal suo Apple Watch. Che ne pensate? Una buona idea quella di Cupertino riguardo l’introduzione all’ECG?