Gioca a Pokémon Go e salva un gattino

Chi ha detto che i giocatori di Pokémon Go sono tutti “zombie” ipnotizzati dallo schermo del proprio smartphone? Questa dolcissima storia è la prova di tutte le sciocchezze dette finora sulla famigerata applicazione dell’estate.

L’episodio è accaduto in un paesino sudamericano ed è stato raccontato pochi giorni fa su Imgur dal protagonista in persona, l’utente Joelalmeidaptg: l’estate scorsa, il ragazzo stava giocando a Pokémon Go in una particolare giornata afosa, quando ha udito dei miagolii di aiuto nei pressi di una centralina elettrica.

“Mentre stavo passando vicino la centralina, ho udito una specie di cinguettio. Ho trovato il suono molto strano dal momento che non ho visto nulla e la giornata era troppo calda per vedere degli uccellini svolazzare nei dintorni. Così sono tornato indietro e ho cominciato a cercare. Quello che ho trovato è stato un gattino che miagolava disperato in cerca di aiuto. Aveva la testolina bloccata nella giunzione tra il lato superiore e il lato inferiore della centralina. Non ho la minima idea di come diavolo abbia fatto a cacciarsi in quella situazione. Deve essere stato lì per un lungo periodo di tempo, dal momento che a malapena aveva energie per piangere. La sua bocca era spalancata, non poteva chiuderla. Sapevo che era vivo solo per le sue grida di aiuto”, ha raccontato il giovane.

Il gattino dalle grandi orecchie miagolava disperato cercando qualcuno che lo aiutasse ad uscire da quella trappola infernale. Così il ragazzo ha immediatamente chiamato i vigili del fuoco.

I soccorsi sono intervenuti quanto prima e, in un primo momento, hanno cercato di liberare il micio con un po’ di olio, sperando riuscisse a scivolare via dal piccolo spazio, ma non è bastato. Così hanno cercato di inclinare la centralina per creare spazio, ma anche questo non è servito. Alla fine sono riusciti a contattare un operatore della centralina elettrica di un paese vicino affinché aprisse la scatola per poterla spostare e, dopo ben tre ore di sforzi, il gattino è stato liberato, stremato, ma con ancora un po’ di forza per cercare di fuggire via. Fortunatamente è stato fermato e soccorso come si deve.

Il fan di Pokémon Go che lo ha trovato ha subito deciso di adottarlo e, date le sue orecchie giganti, ha pensato di chiamarlo Spock, come il personaggio di Star Treck. Arrivato a casa è stato subito ripulito e spulciato. Ha fatto presto amicizia con gli altri animali della casa, due gatti e un cagnolino, mentre per gli amici umani c’è voluto un po’ più di tempo. Dopo alcuni mesi di coccole, il piccolo Spock ha cominciato a fidarsi della sua nuova famiglia, trasformandosi in un bel gattone tutto coccole e fusa.

Una storia che, oltre ad avere un lieto fine, è un vero e proprio schiaffo morale a tutti coloro che hanno demonizzato l’applicazione Pokémon Go. Centinaia e centinaia di utenti sui social network non hanno fatto altro che passare l’intera estate criticando aspramente i fan dei mostriciattoli tascabili, ci sono state addirittura delle polemiche anche da parte di alte figure clericali.

In molti hanno pensato e continuano a pensare che chi si è divertito con il videogame di Niantic abbia passato l’intera estate con gli occhi puntati sul proprio smartphone, in piena apatia e senza prestare attenzione all’ambiente circostante. Nell’arco della stagione passata la stampa si è sbizzarrita nel cercare i casi più eclatanti nel mondo, alimentando ancora di più l’antipatia verso queste creaturine nipponiche mai capite fino in fondo da gran parte del mondo occidentale.

C’è chi ha accusato l’universo Pokémon come se fosse la causa di tutti i mali o addirittura un incentivo all’abbandono di animali domestici, come il meme che girava quest’estate su Facebook, che raffigurava Pikachu da una parte ed un cagnolino dall’altra, con scritto: “C’è qualcosa che non va! Viviamo in un mondo in cui le persone cercano animali virtuali e si abbandonano quelli veri”.

Forse, grazie all’episodio appena descritto, qualcuno comincerà a capire che non bisogna mai fare di tutta l’erba un fascio.